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Fatti interessanti sul tuo animale

Qui troverete tutte le informazioni sui temi più importanti.

Esistono vari tipi di parassiti che colpiscono i nostri gatti. Pochi sono trasmissibili all’uomo ma è tuttavia indispensabile la prevenzione per garantire al nostro gatto la miglior qualità di vita possibile.

I parassiti che posso colpire il nostro micio possono essere sia interni che esterni. 

Parassiti  interni: 

  • vermi o nematodi
  • tenia
  • anchilostomi
  • giardia
  • coccidi, ecc.

Parassiti esterni:

pulci: oltre ad essere la causa di un forte prurito posso dar luogo a fastidiose dermatiti allergiche e, a volte, anche a forme gravi di anemia.

acari dell’orecchio: le orecchie con acari possono notarsi perché presentano residui sabbiosi e macchie scure all’interno dell’orecchio del gatto. Inoltre l’animale tende a scuotere la testa e a grattarsi con il rischio di dar luogo a processi infiammatori ed eventuali reazioni allergiche.

zecche: sono portatrici di varie malattie

pidocchi: provocano prurito e possono generare infezioni.

Gli antiparassitari

In commercio esistono varie tipologie di antiparassitari; molti dei prodotti più comuni, per fenomeni di resistenza, hanno perso la loro efficacia, difatti è molto importante consultare sempre il proprio veterinario al fine di scegliere il prodotto più indicato. 

Il nostro consiglio

In base alla nostra esperienza, noi consigliamo gli antiparassitari Spot on.

spot on: si applica il prodotto tra le scapole del gatto. Le gocce di antiparassitario vanno somministrate

La primavera è una stagione fantastica: tutta la natura si risveglia e con lei i parassiti esterni di cani e gatti!

In realtà loro non dormono mai, perché spesso sono presenti anche in inverno, ma se durante la stagione fredda la necessità di utilizzare farmaci è utile solo in alcune condizioni, con il tempo mite diventa essenziale e quasi obbligatorio farne uso.

Il motivo per cui è necessario difendere i nostri animali domestici dai parassiti non è solo l’ovvia necessità di mantenerli puliti ed esenti da animaletti che potrebbero trasmettere loro malattie anche gravi, ma perché gli stessi potrebbero infettare anche noi umani e insediarsi nelle nostre case, diventando un problema davvero sgradevole. Inoltre negli anni i parassiti, nonostante siano sempre gli stessi, sono mutati nelle loro capacità adattative, diventando di fatto, maggiormente resistenti ai farmaci e all’ambiente esterno.

E’ fondamentale dunque collaborare con il proprio veterinario al fine di attuare il protocollo più efficace per il loro controllo.

I parassiti che più frequentemente colpiscono i nostri pelosi, sono definiti ectoparassiti e possono essere sia acari (tra cui le zecche) che insetti, quali pulcipidocchi masticatori e succhiatorizanzaremosche e flebotomi.

Le lesioni che possono provocare sono numerose:

  • lesioni cutanee,
  • reazioni immuno-mediate (allergie),
  • essere vettori di agenti patogeni (quindi portatori di altre malattie).

Inoltre possono essere:

  • portatori di zoonosi (malattie trasmissibili all’uomo),
  • essere fattore predisponente di altre malattie secondarie alle lesioni del parassita (infezioni batteriche o fungine con conseguenti dermatiti),
  • essere causa di dermatiti allergiche causate dalla saliva dell’ectoparassita (Dermatite Allergica da morso di Pulce DAP).

Ricordiamo poi, che pulci e zecche, possono tranquillamente mordere anche l’uomo con conseguenze potenzialmente molto gravi.

Il furetto è tra i primi animali domestici detenuti , infatti, questo piccolo mammifero carnivoro era già stato addomesticato dagli antichi Romani per combattere i roditori domestici prima ancora che si diffondesse il gatto dall’Antico Egitto.

Quest’animale non è altro che la forma domestica della puzzola europea selvatica con la quale infatti se incrociato

Il furetto è socievolevivace, stringe affettuosi rapporti con le persone a lui più vicine. Per le sue caratteristiche generali nell’ambito della gestione assomiglia molto al gatto, anche se le dimensioni da adulto sono inferiori (il maschio adulto ha un peso che oscilla tra 1 Kg e 1,5 Kg, mentre nella femmina il peso varia da 0,7 Kg fino a 1 Kg con abbondanti fluttuazioni in ragione della stagione) e la sua aspettativa di vita è di circa 6-8 anni.

Gestione del furetto

Il furetto richiede una gabbia molto spaziosa munita possibilmente di tanti piccoli confort e accessori che si sviluppino su diversi livelli e offrano una vasta gamma di potenziali movimenti e distrazioni nonché di una cassettina igienica e di un rifugio ove possa rintanarsi e riposare. Il furetto deve assolutamente avere la possibilità di uscire giornalmente dalla gabbia per giocare con i proprietari e divertirsi in casa proprio come farebbero un cane o un gatto ma è essenziale che sia controllato a vista per la frequenza con cui tende a mettersi in situazioni di pericolo. La sua irrefrenabile curiosità lo spingono, infatti, a infilarsi ovunque negli armadi, nelle scatole, nei tubi, nelle buste e ove mai fossero lasciati inavvertitamente aperti anche nel forno, nel frigo e nella lavatrice!

Il furetto dimostra ottima adattabilità alla vita casalinga imparando velocemente i ritmi della famiglia e regolandosi anche e soprattutto in conformità a questi.

La sola limitazione al possesso di un furetto è data dal suo odore che è particolarmente pungente nel maschio adulto. A questo problema però si ovvia facilmente previa sterilizzazione dei soggetti, di entrambi i sessi. Questo intervento è peraltro consigliabile non solo per ridurre l’odore e limitare le nascite ma anche e soprattutto per ovviare a problemi seri di salute molto gravi.

Alimentazione

Il furetto è un predatore, un carnivoro puro. I cibi umidi cioè le scatolette, non sono indicati in quanto, a prescindere dalla qualità, predispongono alla formazione e al deposito del tartaro.

Esistono diverse marche di croccantini di buona qualità specifici per furetti e in alternativa sono altrettanto valide le marche premium per gatti; ciò non vale per gli alimenti per cani che non vanno quindi somministrati. L’aspetto più importante da controllare sempre è la formulazione dei croccantini che andate a somministrare; il furetto necessita di un tenore in proteine del 35-38% e di grassi intorno al 22- 24%. La fibra deve essere presente in percentuale minima, cioè intorno all’1,5%.

Il cibo deve essere lasciato sempre a disposizione poiché il furetto di solito fa circa 8-10 piccoli pasti al giorno. Ovviamente non deve mai mancare l’acqua.

Avete mai considerato che i cambiamenti della routine quatidiana, come ad esempio i bambini che tornano a scuola, possono arrecare al vostro cane uno stress maggiore? Durante l’estate, la famiglia e i figli possono instaurare con il cane un legame molto forte. Poi improvvisamente la casa torna vuota e silenziosa.
Questi cambiamenti nella routine possono provocare all’animale una sofferenza a causa dell‘ansia da separazione fino alla depressione.

I principali segnali possono essere: 

Mordicchiare i mobili o gli stipiti delle porte
Strappare cuscini
Distruggere la carta in mille pezzi
Abbaiare ossessivamente per lungo tempo
Sporcare la casa

L’ansia da separazione è una condizione seria che può essere affrontata con pazienza e metodo.
Non punire MAI  il proprio cane quando mostra questi tipi di comportamento, altrimenti diventerà più timoroso e potenzialmente più aggressivo.

Consigli per affrontare l’ansia:

  • Lasciate il vostro cane per brevi periodi, per abituarlo a stare da solo
  • Evitate partenze con saluti troppo “commoventi”
  • Preparate tutto ciò che vi serve per un’atmosfera più calma alla partenza
  • Chiamate una persona fidata che si prenda cura quotidianamente del vostro cane in caso di assenza prolungata
  • Insegnate ai bambini ad evitare di stimolare troppo il cane durante le partenze o gli arrivi
  • Mantenete attivo l’animale la mattina prima di lasciare la casa, così sarà più rilassato quando ritornate

E’ sempre bene verificare con il veterinario una adeguata e corretta diagnosi del tuo cane prima di giudicare i sintomi. 

Questo simpatico animaletto è stato addomesticato per la prima volta intorno al 5000 a.C. da pastori delle tribù che vivevano sulle Ande del Sud America.
 
Il porcellino d’India essendo estremamente sociale mal si adatta alla detenzione in solitudine a meno che non gli si dedichi quotidianamente molte attenzioni.
È un ottimo animale da compagnia perché si affeziona molto al proprietario, necessita di un’ ambiente tranquillo e richiede continue attenzioni soprattutto se allevato da solo.
 
Allevamento e Gestione
Mai tenere due maschi in presenza di una femmina perché porta necessariamente a scontri tra i due pretendenti. E’ possibile invece mantenere più maschi insieme senza femmine soprattutto se castrati.
La gabbia deve essere ampia e spaziosa con la lettiera sempre abbondante, morbida e non abrasiva onde evitare pododermatiti piuttosto frequenti in questa specie. Sarebbe preferibile non adoperare trucioli o segature troppo fini che possono esser causa di irritazioni genitali, respiratorie e, se ingerite, gastrointestinali.
Non è assolutamente ideale la sabbia utilizzata nelle lettiere del gatto.
Sarebbe sempre buona norma dotare la gabbia di una casetta-tana dove l’animale possa ripararsi se spaventato e di un “reparto” alimentare dove abbia a disposizione una ciotola per l’alimento, una rastrelliera con il fieno ed un abbeveratoio a goccia.
L’ambiente in cui collocare la gabbia deve essere riparato e tranquillo, la temperatura non deve superare i 25° centigradi e l’umidità relativa non deve superare possibilmente il 50%. Contrariamente a quanto si creda diffusamente questo è un animale molto sensibile al calore più che al freddo quindi bisogna prestare particolare attenzione a che non venga posto al sole o in zone troppo calde.
 
Riproduzione
Entrambi i sessi raggiungono la maturità sessuale già intorno ai 3 – 4 mesi. Non è necessario separare il maschio dalla femmina in prossimità del parto e si possono solitamente manipolare i piccoli senza rischi e senza che poi la madre li rifiuti.
Solitamente i piccoli sono da uno a quattro. Come per tutti i mammiferi è necessario che questi ricevano il latte materno nelle prime ore dopo la nascita anche se a sole 24 ore cominciano già a consumare cibi solidi. E’ opportuno sapere che sono molto esclusivi nell’ambito dell’alimentazione essendo molto abitudinari e quindi è certamente utile offrire già dai primi giorni di vita una gran varietà di cibi per abituare i neonati da subito a consumarli.
I piccoli possono considerarsi svezzati dopo 3 settimane dalla nascita anche se si alimentano autonomamente già da molto prima.
 
Alimentazione
IL porcellino d’india è un erbivoro stretto ed avendo tutti i denti a crescita continua deve consumarseli mangiando cibi con molta fibra. In natura si alimenta quasi esclusivamente di erba. L’alimentazione ideale deve basarsi sull’assunzione costante e quotidiana di vegetali e di una buona quantità di vitamina C.
Un individuo deve assumere nella sua razione un: 75% di fieno, 20% di verdura, 5% di mangime:
  • Il fieno deve essere di ottima qualità e contenere differenti tipi di piante.
  • La verdura deve essere ben lavata, a temperatura ambiente ed asciutta. Preferibilmente scegliere varietà ricche in vitamina C come: peperone, prezzemolo, broccolo, erbe di campo, ecc..
  • Il mangime deve essere costituito da pellets e contenere vegetali e NON SEMI.
La frutta va somministrata con moderatezza e non più spesso di un paio di volte a settimana visto che contiene zuccheri. Consigliabili sono comunque l’arancio ed il kiwi per la loro componente vitaminica.
 
Patologie più frequenti
Come detto il porcellino d’india ha incisivipremolari e molari a crescita continua. Comune è la formazione di punte dentali che possono riguardare tutti i denti molariformi. All’esame orale infatti è possibile osservare che i molari superiori crescono verso l’esterno (ferendo con le loro punte la mucosa delle guance), mentre gli inferiori verso l’interno (al di sopra della lingua). I molari ed i premolari mascellari infatti hanno le radici interne a crescita continua e quelle esterne a crescita limitata ed il contrario si realizza per i mandibolari. A volte questa crescita è tale da costituire un vero e proprio ponte sopralinguale. Sempre nella cavia un reperto frequente è la dislocazione anteriore della mandibola per eccessiva crescita dei denti molari valutabile clinicamente ma soprattutto radiograficamente. La diagnosi precoce, vale a dire prima che si realizzino alterazioni irrecuperabili, consente un intervento di pareggio dei denti e la guarigione dell’animale.
E’ essenziale sottoporla a visita Medico Veterinaria Specialistica almeno semestralmente per prevenire eventuali disturbi soprattutto dentali, visto che l’evidenziazione dei sintomi prelude spesso ad una condizione patologica irrecuperabile.
 
 

Il segreto è il BENESSERE e L’ATTIVITA’ FISICA.

L’obesità nei nostri animali è un problema serio e diffuso sempre più in aumento.

Si parla di obesità quando un paziente supera del 15/20% quello che dovrebbe essere il suo peso fisiologico.

Una non corretta alimentazione è spesso alla base dell’obesità. Abitudini alimentari, vizi imposti con la convinzione che più premi, più il nostro animale si sentirà amato. Allo stesso tempo una scarsa attività fisica unita alla pigrizia di alcuni proprietari incidono sulla condizione corporea del nostro compagno.

Molto spesso il proprietario si abitua a vedere il proprio cane “ rotondello” e sottovaluta la problematica.

Buona norma, sarebbe infatti quella di controllare regolaremente il peso del vostro animale per meglio renderci conto della reale condizione. Piccole fluttuazioni tra l’inverno e l’estate sono tollerate, al contrario curve di peso in continua salita richiederebbero una maggiore attenzione.
Questo perché è molto più facile evitare che il nostro cane ingrassi piuttosto che curare l’obesità, perché far perdere peso richiede molta dedizione e molto tempo!
Per queste ragioni bisogna porre particolare attenzione alla sterilizzazione e alla castrazione perché a causa dei cambiamenti ormonali c’è una fisiologica tendenza a prendere peso. Nel momento in cui si dovesse notare un cambiamento significativo di peso sarebbe consigliabile richiedere l’aiuto del veterinario per formulare specifiche diete.

Talvolta l’obesità non dipende solo da errori alimentari ma è legata ad alcune patologie metaboliche sottostanti come, ad esempio, l’ipotiroidismo. Queste patologie rendono molto difficile il controllo del peso e devono essere diagnosticate e corrette per poter permettere il raggiungimento di un risultato.
L’obesità predispone a numerose patologie di tipo metabolico (diabete, ipertensione, pancreatite), aggrava eventuali problematiche dermatologiche e osteoarticolari (displasia e artrosi) e rende più difficile la gestione di molte patologie come quelle cardiocircolatorie.
L’obesità causa spesso difficoltà motoriche, aumenta l’intolleranza al calore nei periodi estivi, riduce la fertilità e crea difficoltà nel parto, aumenta i rischi anestesiologici qualora il paziente ne abbia bisogno.

FORASACCHI queste fastidiose spighe che possono creare molti fastidi al vostro animale

Le graminacee selvatiche, volgarmente chiamate forasacchi o “spighe”, sono largamente diffuse nei campi incolti e possono crescere spontaneamente nei giardinetti di casa, lungo i marciapiedi,…. Il periodo di picco va, a seconda delle regioni, del clima e della stagione secca da aprile ad ottobre. Fin quando sono verdi sono innocui, ma seccando, sviluppano la punta acuminata e un sistema di appendici, grazie ai quali riescono ad attaccarsi e a spostarsi tra i peli degli animali. Una volta impigliatisi nel pelo, cominceranno dapprima a perforare la cute per poi penetrare e migrare sempre più in profondità. Tutti i cani sono esposti al pericolo, ma maggiormente quelli con pelo fitto e lungo (barboncini, lagotti, cocker, schnauzer….), poiché qui il seme di forasacco riesce ad imbrigliarsi meglio e ad agire indisturbato. Le zone del corpo maggiormente soggette a infezioni sono: orecchie, occhi, zampe (spazi interdigitali), naso ascelle e inguine (raramente)

Il sistema immunitario del cane reagisce alla presenza del forasacco, causando generalmente infezioni, irritazioni, gonfiori, formazioni di ascessi e dolore. A dipendenza della zona ove è penetrato il cane manifesterà altri sintomi (ripetuti violenti starnuti, scuotimento di testa, zoppia, forti congiuntiviti ,….) In tale situazioni è necessario estrarre il corpo estraneo e questo, a dipendenza della regione toccata, viene effettuato in anestesia locale o totale, diventando così un vero e proprio intervento chirurgico. Un pronto intervento può evitare conseguenze gravi, quali perforazione del timpano, ulcere oculari, broncopolmoniti,…. Per cercare di prevenire e evitare le conseguenze dei forasacchi è fondamentale controllare accuratamente il vostro cane dopo ogni passeggiata e accorciare il pelo dell’animale nelle zone più colpite (interdigitali e attorno alle orecchie).

La scelta di adottare un cane può recare grandi soddisfazioni e arricchire la vita di ciascuno di noi. Prima di intraprendere questo passo occorre tuttavia essere ben consapevoli delle responsabilità che questa scelta comporta. Il cane ha delle esigenze che devono essere conosciute e rispettate.

Ogni cane deve essere munito di microchip ed essere registrato presso la banca dati dell’ANIS già dall’allevatore. Ogni modifica deve essere comunicata all’ANIS.

I comportamenti a rischio
Il cane può manifestare segnali di minaccia che fanno parte del suo naturalelinguaggio. Ringhiare, fissare negli occhi, mostrare i denti, rizzare il pelo o irrigidirsi sono degli esempi noti a molti detentori. In determinate situazioni questi comportamenti possono tuttavia rivelare la possibilità di un rischio maggiore.

Se il vostro cane, anche cucciolo, vi mordicchia facendovi male, ringhia quando qualcuno si avvicina a lui o a voi, oppure manifesta altri segnali sospetti, vi consigliamo di rivolgervi ad un educatore diplomato o ad un veterinario comportamentalista.

Che cosa dovrei fare se il mio cane mordesse qualcuno?
Nel caso vi doveste trovare in una situazione spiacevole come questa, è importante mantenere la calma e apportare assistenza alla vittima sia che siate in casa che fuori.

Nonostante possa essere difficile e a dipendenza della gravità dell’aggressione, si deve informare le autorità locali dell’accaduto. Rivolgetevi al vostro veterinario per ogni informazione o suggerimento, vi saprà consigliare  su come procedere.

Che cosa dovrei fare se il mio cane mordesse un altro animale
Generalmente gli stessi principi scritti sopra posso essere applicati anche quando il vostro cane morde un altro animale.

Training Comportamentali
E’ consigliato e vantaggioso per voi prendere un appuntamento con un educatore per discutere con lui i modi per evitare questo tipo di comportamento in futuro. La vostra clinica veterinaria di fiducia saprà indicarvi un bravo specialista per evitare aggressioni e altri comporamenti indesiderati.

In Svizzera la competenza per i gatti randagi e per i gatti fuggiti spetta agli organi comunali. Nel quadro di misure volte a garantire l’ordine pubblico, provvedono affinché i gatti fuggiti vengano ricondotti al loro detentore. Se il detentore non viene rintracciato entro un termine ragionevole, su ordine del comune vengono sistemati in un posto adeguato.
la legge cantonale sulla veterinaria, i gatti senza padrone e i gatti fuggiti possono essere soppressi se non è possibile trovare loro sistemazione alcuna. La loro soppressione è tuttavia controversa dal profilo etico e non trova l’appoggio della popolazione.
I gatti senza padrone inselvatichiti di solito non sono sterilizzati e contribuiscono all’aumento incontrollato della specie. Poiché un gatto raggiunge la maturità sessuale già tra i quattro e i sei mesi e può allevare due cucciolate all’anno, la popolazione cresce a grande velocità. Nutrendo, per piacere o per compassione, i gatti senza padrone inselvatichiti, la gente ne favorisce l’ulteriore riproduzione. Anche i gatti domestici e di fattoria non sterilizzati contribuiscono alla riproduzione di queste popolazioni feline.
 
Soluzione duratura: Sterilizzazione.
Stando alle indicazioni della Protezione svizzera degli animali, la cattura, la sterilizzazione e la rimessa in libertà nello stesso luogo di gatti inselvatichiti costituiscono un metodo efficace riconosciuto in tutto il mondo. In questo modo i gatti continuano a occupare il loro habitat, impedendo così l’arrivo di nuovi gatti, magari non castrati.
 
 

Il grooming è il tipico comportamento di toelettatura che effettuano alcuni animali, tra cui i felini.

Quando un gatto si lecca in continuazione, quindi oltre la normale attività quotidiana di toelettatura si definisce: overgrooming.

Come faccio a capire se il mio gatto manifesta overgrooming?

Un gatto affetto da questa patologia presenta delle aree colpite e a volte sulla superficie della pelle si possono constatare delle vere e proprie lesioni.
Le zone maggiormente colpite sono:

  • pancia
  • interno coscia
  • fianchi

Il comportamento di overgrooming a differenza dalla normale toelettatura è molto difficile da interrompere e solitamente è associato a una perdita delle normali attività quotidiane del gatto. 

L’overgrooming è legato allo stress?

La maggior parte dei casi di overgrooming parte da un effettivo problema dermatologico che può anche associarsi ad un problema comportamentale. 

Quando nasce il sospetto che il gatto si dedica troppo a questa attività oppure si notano chiazze o lesioni si consiglia di:

  • prenotare una visita veterinaria generale per escludere che il gatto non abbia nessuna patologia o dolore alla zona colpita.
  • Rivolgersi ad un veterinario comportamentalista per individuare da che cosa nasce il malessere o lo stress del proprio micio.

Una dieta deve prevedere prodotti di qualità elevata per un’appropriata crescita e sviluppo del vostro cucciolo o per un adulto sano e felice. Scarti o cibo per gatti,  non sono adatti per mantenere in salute il vostro compagno canino a lungo.

l mercato offre un’enorme quantità di prodotti e scegliere la dieta appropriata può non essere semplice.

L’età del vostro animale, il suo stato di salute complessivo, il suo livello di esercizio, l’ambiente in cui vive, la sua razza, sono tutti fattori che possono influenzare la scelta di una giusta alimentazione.

Chiedete consiglio al vostro veterinario per valutare la migliore soluzione. In buone condizioni di salute, molti veterinari suggeriscono una dieta con prevalenza di cibo secco, in quanto aiuta a mantenere i denti e le gengive sani.

Quante volte devo nutrire il mio animale quotidianamente?

I cuccioli dovrebbero essere nutriti 4-6 volte al giorno. Quando il cucciolo raggiunge il 50% del peso dell’età adulta, i pasti al giorno vengono ridotti a 3. Raggiungendo l’età adulta gli animali dovrebbero mangiare, in linea generale, due volte al giorno.

Cosa dovrebbe mangiare il mio animale?

  • Un’alimentazione sregolata non è raccomandabile poiché induce l’animale a mangiare in maniera esagerata. Il consumo eccessivo di cibo contribuisce sicuramente al raggiungimento di uno stato di obesità
  • Il controllo delle porzioni è il miglior modo per nutrire in maniera corretta il vostro animale. Misurate la quantità di cibo con una tazza (237 ml) o con una bilancia da cucina
  • Vi consigliamo di far mangiare il vostro animale sempre, approssimativamente, agli stessi orari e nello stesso luogo per permettere una buona e sana regolarità e per evitare problemi.

Quali snack o “premi” posso dare al mio animale?

  • Scegliere sempre degli snack specifici per cani o gatti. Il nostro cibo è solitamente troppo grasso e ad alto contenuto calorico per essere adatto agli animali
  • Cercate sempre di scegliere snack a basso contenuto calorico
  • Gli snack dovrebbero essere sempre dei “premi” per il vostro animale. Vi sconsigliamo di utilizzarli per distrarre il vostro cane o per scoraggiare un comportamento sbagliato
  • I “premi” non devono essere necessariamente qualcosa da mangiare..per esempio possono essere anche oggetti di gomma da mordere, giocattoli ecc…
  • Il numero di snack per un animale deve essere limitato al 10% dell’apporto calorico quotidiano